Oltre un anno fa Claudio Pesci, curatore dell’esposizione “Il Garamond ritrovato. Il carattere di Simoncini. La scuola grafica bolognese”, mi ha contattata invitandomi a partecipare a un progetto dedicato a Francesco Simoncini ideatore del carattere tipografico Garamond.
La richiesta è stata quella di produrre un’opera grafico-artistica su 2 lettere a scelta del carattere Garamond Simoncini.

Ho chiesto il numero 8 e la parentesi [. L’8 mi affascina da sempre sia per il suono della parola (che tra l’altro è un palindromo) sia per il valore simbolico, composto da 2 cerchi, forma femminile per eccellenza, disegnato da una linea sinuosa e continua. L’8 se ruotato di 90° diventa il simbolo dell’infinito e nella stessa posizione se aggiunti due punti allude ai seni femminili.

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La parentesi quadra invece perché è un po’ un “ritrovamento” degli ultimi tempi della mia vita, svincolato dalle funzioni matematiche a cui l’ho sempre ricondotto, grazie alle molteplici condivisioni di concetti parole e affetto con la mia cara e colta amica Antonella. In qualche modo è diventato dedica a una donna che stimo molto.

Una volta stabiliti gli elementi rimaneva da decidere come realizzare l’opera, se utilizzare un linguaggio vicino alla grafica oppure più svincolato attraverso l’arte. Il mio mondo: arte e grafica.


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PANE QUOTIDIANO – 2014


Ho preferito esprimermi in maniera più libera e mi sono voluta legare alla ricerca sul femminile che porto avanti da anni. Nel 2016, quando ho realizzato l’opera per questa mostra avevo già lavorato intorno al pane, con Pane quotidiano, avevo presentato a “Ho impastato come una dea madre” Dea faber, un video in cui impasto una dea madre di pane, ho realizzato Matrice (dal latino: progenitrice, genitrice, femmina,utero, origine) 1,2,3 dipinti ispirati al pane di Matera (Mater!) e allusive all’intimità della donna.


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MATRICE 1, 2, 3 – 2016


Ho intervistato e fotografato la signora Marisa di di Rastignano, dove al Museo delle Arti e Mestieri in occasione del Festival Spostamenti ho partecipato a una residenza artistica nella quale ho dipinto, nell’ambiente del museo dedicato alla cucina, “Ruzzlon” un quadro dove due mani femminili forgiano una forma di pane, in sottofondo la voce della signora intervistata.


 

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RUZZLON – 2016



Così ho deciso di realizzare quelle 2 lettere di pane, per creare un’interessante spostamento, un forte legame ma anche un contrasto tra una “mansione femminile” legata al focolare, alla domus, al mondo femminile del passato e la grafica quindi il mondo del lavoro, nel quale cercare nuove identità femminili ma non solo. Ancora una volta pane, tradizione, arte, femminile e questa volta grafica si intrecciano, si sovrappongono come i cicli perpetui della natura e delle stagioni.
C’è un bellissimo catalogo che raccoglie la mia opera insieme a quella di altri 39 grafici/artisti.
Qui sotto, come l’ho fatto:


Ecco le info sulla mostra:
“Il Garamond ritrovato. Il carattere di Simoncini. La scuola grafica bolognese”
inaugurazione: 12 ottobre 2017 ore 17,30

13 ottobre 2017-31 gennaio 2018
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

Più di 40 artisti-grafici hanno, a modo loro, senza vincoli di tecnica, reinterpretato una lettera, un numero, un segno del carattere ideato dall’imprenditore bolognese Francesco Simoncini, per omaggiare lui e, con lui, i Maestri Cesare Ratta, Francesco Fantuzzi, Alessandro Cervellati, Sepo, Pirro Cuniberti, Walter Hergenröther, Arrigo Donini, Giovanni Lanzi, Wolfango, Concetto Pozzati, Maurizio Osti e tutti i Maestri degli Istituti Grafici bolognesi che hanno tenuto a battesimo generazioni di creativi che ancora oggi, grazie al loro insegnamento, esercitano con successo la professione.

La mostra intende recuperare e restituire al pubblico i volumi della Biblioteca Cesare Ratta dopo anni di oblio grazie alla vendita delle opere donate dagli artisti e del catalogo curato da Sara Biagi, Roberta Frabetti e Alessandra Telmon.

La mostra si svolge nell’ambito di “Griffo, La Grande Festa delle Lettere”, in occasione dell’esposizione “Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme”.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale